Trama del film: “Blade Runner”

Blade Runner, di Ridley Scott, 1982
Celeberrimo film di fantascienza, liberamente tratto dal romanzo Il cacciatore di androidi (Do Androids Dream of Electric Sheep?) di Philip  K.  Dick, ambientato nella anti-utopica Los Angeles del 2019. Qui la multinazionale Tyrell Corporation ha creato una nuova specie di androidi dalle sembianze perfettamente umane (i “replicanti Nexus 6”), programmati per vivere solo quattro anni come operai-schiavi o come soldati nei pianeti del sistema solare. La “perfezione” con cui sono stati creati, però, ha fatto sviluppare in essi emozioni umane, tra cui l’angoscia, a causa della consapevolezza della morte, programmata da un timer. Questo spinge alcuni di loro, guidati da Roy Batty, alla ribellione e alla ricerca del loro creatore, «per chiedergli la giustificazione del loro crudele destino “a orologeria”. Divenuti dei criminali, sono braccati dalle unità Blade Runner (“colui che corre sul filo di una lama”) della polizia della California» [A.Sani, Il cinema tra storia e filosofia, Le Lettere, Firenze, 2002, p. 140].

Il “cacciatore” di replicanti, Rick Deckard, mentre esegue un test di riconoscimento

Il poliziotto Rick Deckard, forzatamente richiamato in servizio per “ritirare” i quattro replicanti fuggitivi, si reca nell’ufficio del Dr. Tyrell per sottoporre un replicante a un test. Il Dr. Tyrell lo invita prima a provare il test su un “umano”, la sua segretaria Rachel, che si rivelerà invece essere una replicante altamente evoluta, dotata di una serie di ricordi d’infanzia e di fotografie del suo presunto passato. A differenza degli altri replicanti, Rachel non sa di essere un androide e, quando comincia a nutrire qualche dubbio sulla sua identità, si reca nell’appartamento di Deckard per saperne di più. Nonostante la rivelazione della verità sconvolgente sulle sue origini e la sua “natura” artificiale, tra il cacciatore e la replicante nascerà l’amore.

L’inconsapevole “replicante” Rachel della Tyrell Corporation

Nel frattempo i replicanti superstiti, il leader Roy Batty e la sua compagna Pris, riescono a raggiungere il Dr. Tyrell per chiedergli se esiste un modo per posticipare la loro “fine” programmata. Di fronte alla risposta negativa del loro “padre” creatore, Roy uccide brutalmente il Dr.Tyrell. Deckard, informato dell’omicidio, si mette sulle tracce dei replicanti e riesce ad uccidere Pris, ma viene raggiunto dal fortissimo Roy che, alla vista di Pris morta, decide di vendicarsi. Nel concitato inseguimento, saltando sui tetti della futuristica Los Angeles, Rick Deckard si aggrappa ad una trave per non precipitare nel vuoto. Roy Batty, che sa di vivere gli ultimi minuti della sua esistenza programmata, con un colpo di scena, invece di uccidere Rick, lo trae in salvo, pronunciando le parole del famoso epilogo:
«Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi… navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire!»


© Angelo Mascherpa

Questa voce è stata pubblicata in Identità, tempo e memoria. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento